I sindacati dei commercialisti, mediante un comunicato stampa congiunto del 2.10.2017, auspicano una modifica del sistema normativo sui controlli automatici scaturenti dalle comunicazioni delle liquidazioni IVA.
Ciò in quanto:
– da un lato, gli artt. 1 co. 634-635 della L. 190/2014 e 21-bis co. 5 del DL 78/2010 sanciscono che sulla base delle comunicazioni delle liquidazioni il contribuente viene stimolato a ravvedere ex art. 13 del DLgs. 472/97 eventuali tardività nei versamenti dell’IVA periodica;
– dall’altro, gli artt. 21-bis co. 5 del DL 78/2010, 13 co. 1-ter del DLgs. 472/97 e 2 del DLgs. 462/97 sanciscono che, sempre sulla sola base della comunicazione, l’omesso/tardivo versamento è rilevato mediante avviso bonario, che però osta al ravvedimento.
Per evitare che i tempi per il ravvedimento siano eccessivamente ristretti, è necessario introdurre un termine dilatorio tra la notifica della prima comunicazione (strumentale al ravvedimento stesso) e quella dell’avviso bonario (elemento ostativo al ravvedimento).
Una volta notificato l’avviso bonario, è ancora possibile la definizione, ma nella misura meno favorevole del terzo (in caso di ravvedimento, la sanzione è invece ridotta da 1/10 a 1/6, a seconda di quando avviene).
Fatture riferite al primo semestre 2017 – Termine del 5.10.2017 – Proposta di ulteriore proroga al 16.10.2017
In considerazione delle difficoltà tecniche riscontrate nel funzionamento del servizio per l’invio della comunicazione dei dati delle fatture di cui all’art. 21 del DL 78/2010, il termine per la trasmissione dei dati relativi al primo semestre 2017, già rinviato dal 28.9.2017 al 5.10.2017, potrebbe essere ulteriormente differito con l’emanazione di un DPCM. L’ipotesi più accreditata prevede la proroga al 16.10.2017.
Tuttavia, la definizione del nuovo termine è subordinata al pieno ripristino del servizio gratuito di trasmissione delle comunicazioni da parte di Sogei Spa, che dovrà garantire il funzionamento del sistema anche a fronte dell’invio di un numero molto elevato di dati e risolvere i problemi relativi alla violazione della privacy dei contribuenti.
Allo studio dell’Amministrazione finanziaria vi è anche un intervento, normativo o regolamentare, finalizzato alla disapplicazione delle sanzioni in caso di errori o inadempienza per il primo invio dei dati.
Agevolazioni per investimenti in start up innovative – Incremento dell’aliquota al 30% – Novità della L. 232/2016 – Autorizzazione della Commissione UE (comunicato Min. Economia e Finanze 2.10.2017)
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato, alla luce della decisione della Commissione Europea SA.47184, la piena operatività delle modifiche apportate dalla legge di bilancio 2017 alle disposizioni fiscali di favore previste dall’art. 29 del DL 179/2012 con riferimento agli investimenti in start up innovative.
Pertanto, dall’1.1.2017:
– per le persone fisiche è prevista una detrazione dall’IRPEF lorda pari al 30% della somma investita nel capitale sociale delle start up innovative, fino ad un investimento massimo di 1 milione di euro annui;
– le persone giuridiche possono beneficiare di una deduzione dall’imponibile IRES pari al 30% dell’investimento, con tetto massimo di investimento annuo pari a 1,8 milioni di euro.
TIA – Posti auto nel sottosuolo
Il posto auto collocato nel sottosuolo è assoggettato alla tariffa di igiene ambientale (TIA) di cui all’art. 49 del DLgs. 22/97.Lo ha deciso la Corte di Cassazione, sentenza 22.9.2017 n. 22124, conformemente alle decisioni prese, in materia di TARSU, in relazione ai box auto.
Secondo i giudici, infatti, l’area del sottosuolo adibita a posto auto non è esente da tassazione, in quanto non vi sono ragioni per escludere la possibilità che vengano prodotti rifiuti.
Peraltro, è irrilevante l’esistenza di muri perimetrali che delimitano la singola area adibita a parcheggio; si tratta pur sempre di aree esattamente individuabili e a disposizione esclusiva dell’utilizzatore che sono frequentate da persone e che, come tali, si presume possano produrre rifiuti.
Approvazione degli indici di affidabilità fiscale
Con il provv. Agenzia delle Entrate 22.9.2017 n. 191552, sono state individuate le attività per cui saranno approvati i primi 70 indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) che sostituiranno i corrispondenti studi di settore. Tali indici saranno applicabili a decorrere dal periodo d’imposta 2017 (mod. REDDITI 2018).Gli ISA che saranno elaborati per ciascun settore economico sono così suddivisi:
– 29 indici per il settore del commercio (commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici, articoli sportivi, giochi e commercio all’ingrosso di mobili, ecc.);
– 17 indici per il comparto dei servizi (carrozzieri e meccanici, parrucchieri e barbieri, riparazione autoveicoli, motocicli e ciclomotori, intermediari immobiliari, ristorazione e villaggi turistici, ecc.);
– 15 indici per il settore delle manifatture (fabbricazione di articoli da viaggio, borse, fabbricazione, lavorazione e trasformazione del vetro, calzature, prodotti in gomma, ecc.);
– 9 indici per i professionisti (disegnatori grafici, ingegneri, geometri, amministratori di condomini, fisioterapisti ed esercenti altre attività paramediche, psicologi, agronomi, studi legali).
Entro il mese di gennaio 2018, saranno individuate ulteriori attività relativamente alle quali saranno approvati i relativi ISA nel corso del 2018, con la finalità di coinvolgere, a regime, l’intera platea dei soggetti interessati dagli studi di settore.
Enasarco – Contributi asilo nido
Gli agenti interessati ad accedere al contributo per asili nido, riconosciuto dall’ENASARCO, sono tenuti a presentare la relativa domanda, a pena di decadenza, entro e non oltre il 15.10.2017.In particolare, è prevista l’attribuzione di 250 assegni, dell’importo massimo di 1.000,00 euro per ciascun nucleo familiare, costituito da figli dell’età massima di 3 anni che, nell’anno scolastico 2016/2017, abbiano frequentato scuole d’infanzia, pubbliche e private.
Hanno diritto a richiedere il contributo asili nido:
– gli agenti in attività alla data dell’1.9.2017, con un conto previdenziale incrementato esclusivamente da contributi obbligatori, con un saldo attivo, al 31.12.2016, di almeno 1.879,50 euro e un’anzianità contributiva complessiva di almeno 3 anni (di cui 2014, 2015 e 2016 consecutivi);
– i pensionati titolari di una pensione diretta;
– che abbiano un reddito familiare complessivo annuo lordo del richiedente, per l’anno 2015, non superiore a 39.186,42 euro.
L’attribuzione dell’assegno avverrà sulla base di una graduatoria stilata sulla base delle domande pervenute in relazione alla somma dei punteggi attribuiti al reddito ed alla composizione del nucleo familiare.
Avvisi bonari relativi ai versamenti derivanti dalle liquidazioni IVA
Con riferimento all’invio delle liquidazioni periodiche IVA relative al primo trimestre 2017, l’Agenzia sta notificando comunicazioni di irregolarità ex art. 54-bis del DPR 633/72 ai contribuenti per i quali, a seguito di controlli automatici, i risultati delle liquidazioni IVA non coincidono con i versamenti effettuati.L’art. 21-bis co. 5 del DL 78/2010 consente, infatti, agli Uffici di avvalersi della procedura di cui all’art. 54-bis del DPR 633/72 “indipendentemente dalle condizioni ivi previste” e, dunque, anche a prescindere dal sussistere di pericoli per la riscossione.
La notifica degli avvisi bonari ex art. 54-bis del DPR 633/72 non consente al contribuente di avvalersi del ravvedimento operoso, ma permette:
– la riduzione della sanzione ad 1/3 (per gli omessi o insufficienti versamenti, quindi, la sanzione è pari al 10% delle somme dovute, invece che al 30%);
– di rateizzare l’importo fino a 20 rate trimestrali (8 rate per debiti inferiori o uguali a 5.000,00 euro) ai sensi dell’art. 3-bis del DLgs. 462/97.