Con la stesura del presente documento intendiamo informarvi circa le corrette indicazioni da seguire ai fini dell’inserimento in dichiarazione dei redditi delle spese sanitarie generiche e per prestazioni specialistiche finalizzato all’ottenimento della specifica detrazione Irpef del 19%.
Oneri detraibili e deducibili. Novità e inserimento nei modello dichiarativi 730 e Redditi PF
Con la stesura del presente documento intendiamo informarvi circa le novità in materia di oneri detraibili e deducibili dall’IRPEF, nonché delle corrette indicazioni da seguire ai fini dell’inserimento in dichiarazione dei redditi delle principali voci di spesa che danno diritto a specifiche detrazioni o deduzioni.
Contributo per i servizi di baby-sitting e per i servizi all’infanzia (mess. INPS 30.3.2018 n. 1428)
Con il messaggio 30.4.2018 n. 1428, l’INPS detta le istruzioni per la presentazione delle domande per accedere al contributo per baby sitting e asili nido nell’anno in corso.
Grazie a tali benefici, le madri lavoratrici possono richiedere, al termine del congedo di maternità ed entro gli 11 mesi successivi, in alternativa al congedo parentale, la corresponsione di voucher per il baby sitting o di un contributo per fare fronte ai costi degli asili nido, per un massimo di 6 mesi.
Il contributo spetta, nella misura massima di 600 euro mensili, per frazioni mensili intere (da riproporzionare in caso di rapporto di lavoro part-time), alle madri lavoratrici:
– dipendenti;
– iscritte alla Gestione separata;
– autonome o imprenditrici, per una durata massima pari a 3 mesi.
Le modalità di presentazione delle domande restano le medesime rispetto al passato.
L’INPS comunica che il contributo per la fruizione degli asili nido pubblici o privati accreditati viene erogato direttamente alla struttura scolastica, mentre il “voucher baby sitting”, che poteva essere attivato mediante l’acquisto dei voucher di lavoro accessorio, a partire dal 1.1.2018, verrà erogato mediante la modalità del “Libretto Famiglia”.
Il termine generale per la presentazione delle domande è fissato al 31.12. 2018, ma sussistono termini individuali modulati in base alla categoria in cui rientra la madre richiedente, come illustrato nel messaggio.
Servizi e politiche attive del lavoro – Indirizzi generali per il triennio 2018-2020
Con il DM 11.1.2018 n. 4, recentemente pubblicato sul sito dell’ANPAL, il Ministero del Lavoro ha definito le Linee di indirizzo 2018-2020 dell’azione in materia di politiche attive per implementare la riforma dei servizi per il lavoro introdotta con il DLgs. 150/2015.
Tra le finalità generali, si segnalano la piena implementazione del sistema informativo unitario delle politiche del lavoro ex art. 13 del citato DLgs. 150/2015, l’erogazione di misure di politica attiva che riducano la durata media della disoccupazione, l’elaborazione di standard formativi al fine di rilevare l’aumento del numero di posti di lavoro intermediati dai servizi per l’impiego, nonché il rafforzamento degli strumenti finalizzati all’incremento dell’occupazione giovanile.
Inoltre, vengono indicati i tempi di convocazione dei lavoratori disoccupati presso i centri per l’impiego nelle ipotesi che riguardano la stipula del patto di servizio personalizzato nonché la presentazione della domanda di NASpI.
Infine, in allegato al citato decreto sono altresì riportati, in apposite tabelle, i livelli essenziali delle prestazioni da erogare su tutto il territorio nazionale, nonché gli indicatori degli obiettivi annuali previsti per l’anno 2018.
Assegni di importo superiore a 1.000,00 euro privi della clausola di non trasferibilità – Regime sanzionatorio
Si evidenzia come tra le persone sanzionate per violazione delle norme antiriciclaggio in tema di assegni ci siano anche tanti acquirenti di veicoli. Si ricorda che, secondo la normativa in esame, gli assegni bancari e postali dai mille euro in su devono recare nome o ragione sociale del beneficiario e la clausola di non trasferibilità. Viene poi sottolineato come, in considerazione della rilevanza delle sanzioni, i commercianti rischiano la rivalsa da parte del cliente. Tale possibilità è riconducibile al fatto che i commercianti sono professionisti ai sensi del Codice del consumo e quindi dovrebbero conoscere le regole, rifiutando pagamenti irregolari e avvisando i clienti.
Sia i commercianti che i loro clienti possono, comunque, presentare ricorso in quanto, considerando gli importi coinvolti nell’acquisto di veicoli (specie usati), è dubbio che si possa configurare il riciclaggio.
Studi di settore relativi al periodo d’imposta 2017 – Approvazione dei correttivi – Pubblicazione in Gazzetta Ufficiale
Il DM 23.3.2018, pubblicato sulla G.U. 31.3.2018 n. 76, reca, tra l’altro, le modifiche agli studi di settore relative ai contribuenti esercenti attività d’impresa in regime di contabilità semplificata, applicabili al periodo d’imposta 2017 e aventi lo scopo di normalizzare il risultato di GERICO, ancorato a criteri di competenza, con il nuovo regime per cassa (art. 66 del TUIR).
In virtù del nuovo decreto, i contribuenti in regime d’impresa in contabilità semplificata (esclusi i professionisti) sono tenuti a dichiarare il valore delle esistenze iniziali e delle rimanenze finali di magazzino.
Ai fini dell’analisi di congruità, il “correttivo complessivo di cassa” (coefficiente da moltiplicare per il ricavo puntuale e minimo) è dato dalla somma di cinque elementi: il correttivo strutturale di cassa, quello relativo alle vendite B2B, quello relativo alle vendite B2PA e ulteriori due che tengono conto del settore e del territorio di appartenenza del contribuente.
Acquisto di carburanti e lubrificanti – Detrazione IVA e deduzione del costo – Mezzi di pagamento idonei (provv. Agenzia delle Entrate 4.4.2018 n. 73203)
Con il provv. 4.4.2018 n. 73203, attuativo della legge di bilancio 2018, l’Agenzia delle Entrate ha individuato i mezzi di pagamento tracciabili che i soggetti passivi IVA saranno tenuti ad utilizzare, a partire dall’1.7.2018, ai fini della detrazione dell’IVA relativa alle spese per l’acquisto di carburanti e lubrificanti per autotrazione, ai sensi dell’art. 19-bis1 co. 1 lett. d) del DPR 633/72, nonché ai fini della deduzione del relativo costo.
Nello specifico, i mezzi di pagamento utilizzabili sono:
– i bonifici bancari o postali;
– gli assegni;
– l’addebito diretto in conto corrente;
– le carte di credito, di debito e le carte prepagate.
Resta ferma la possibilità di utilizzare le carte rilasciate dalle compagnie petrolifere in forza di specifici contratti di netting, nonché le carte carburanti (ricaricabili o meno) e i buoni benzina, purché i relativi pagamenti avvengano mediante i suddetti mezzi tracciabili.
Il provvedimento fa riferimento alle spese per l’acquisto di carburanti e lubrificanti per autotrazione, ma la portata applicativa della norma necessita ancora di chiarimenti.
Canone RAI – Soggetti di età pari o superiore a 75 anni – Esenzione – Rimborso – Modelli (provv. Agenzia delle Entrate 4.4.2018 n. 73137)
Ai fine di fruire dell’esenzione dal pagamento del canone RAI, i soggetti di età pari o superiore a 75 anni, in possesso di determinati requisiti reddituali, sono tenuti ad inviare all’Agenzia delle Entrate apposita dichiarazione sostitutiva mediante il modello approvato, unitamente alle relative istruzioni di compilazione, con provv. Agenzia delle Entrate 4.4.2018 n. 73137.
Con il medesimo provvedimento, l’Agenzia delle Entrate ha approvato il nuovo modello e le istruzioni per la richiesta di rimborso nel caso in cui, pur in presenza dei requisiti di legge, il soggetto interessato abbia già versato il canone RAI. La nuova istanza di rimborso integra la dichiarazione sostitutiva di possesso dei requisiti di esenzione che quindi può essere presentata in modo contestuale.
I nuovi modelli, che sostituiscono i precedenti, tengono conto dell’aumento, da 6.713,98 a 8.000,00 euro, della soglia reddituale per l’anno 2018 (DM 16.2.2018). Per la dichiarazione sostitutiva presentata per il 2018, il reddito di riferimento è quello relativo all’anno di imposta 2017 (comprensivo di quello del proprio coniuge o del soggetto unito civilmente).