Versamenti in scadenza nei mesi di luglio e agosto – Ravvedimento operoso – Modalità e termini

In base al principio enunciato nella circ. Agenzia Entrate 2.8.2013 n. 27, se il contribuente, entro il termine ordinario per il versamento delle imposte derivanti dai modelli REDDITI 2018 e IRAP 2018 (saldo 2017 e primo acconto 2018), non ha versato nulla entro il 2.7.2018, se si ravvede non può considerare il termine “lungo” (utile per il versamento con la maggiorazione dello 0,40%), ma deve retroagire al 2.7.2018.
Ciò ha riflessi, tra l’altro, sulla riduzione della sanzione da applicare in occasione del ravvedimento, che non potrà avvenire con riduzione a 1/10 ex lettera a) dell’art. 13 del DLgs. 472/97, che postula il pagamento entro i trenta giorni dalla violazione.
Se il contribuente ha optato per il versamento rateale con decorrenza dal 20.8, se non ha provveduto al versamento della prima rata nemmeno in parte, non potrà ravvedere la rata del 20.8 comprensiva della maggiorazione dello 0,4%, ma dovrà rideterminare il piano di ammortamento togliendo la maggiorazione e ravvedendo, se titolare di partita IVA, le rate del 2.7, del 16.7 e quella del 20.8 continuando il piano rateale alle scadenze successive senza lo 0,4%.

Interventi di recupero edilizio – Fornitura materiale – Aliquota IVA del 10% – Condizioni (circ. Agenzia delle Entrate 12.7.2018 n. 15)

Nella circ. Agenzia delle Entrate 12.7.2018 n. 15 sono descritte le condizioni per avvalersi dell’aliquota IVA del 10% per l’acquisto di materiale, negli interventi di recupero edilizio, a seconda del soggetto che effettua l’acquisto dei beni.
A differenza di quanto avviene per i beni finiti destinati agli interventi di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia (n. 127-terdecies della Tabella A, parte III, allegata al DPR 633/72), per le manutenzioni ordinarie e straordinarie l’aliquota IVA del 10% (art. 7 co. 1 lett. b) della L. 488/77) è ammessa a condizione che i materiali (beni finiti, materie prime e semilavorate) siano forniti dallo stesso soggetto che esegue l’intervento di recupero.
La circ. Agenzia delle Etrate n. 15/2018 specifica, infatti, che “i beni forniti da un soggetto diverso o acquistati direttamente dal committente dei lavori di manutenzione sono soggetti ad IVA con applicazione dell’aliquota ordinaria”.
Resta fermo, nel caso degli interventi di manutenzione, l’ulteriore limitazione all’applicazione dell’aliquota IVA del 10% rappresentata dall’eventuale fornitura di beni di valore significativo (DM 29.12.99).

Patent box per l’utilizzo indiretto dei beni immateriali – Requisiti per la fruizione

Nell’ambito del Patent box, è agevolabile anche la concessione in uso a terzi del diritto all’utilizzo dei beni immateriali (c.d. utilizzo “indiretto”).
Il reddito agevolabile, in questa modalità di utilizzo indiretto, è costituito:
– dai canoni derivanti dalla concessione in uso del bene immateriale;
– al netto dei costi fiscalmente rilevanti diretti e indiretti a essi connessi, di competenza del periodo d’imposta.