Detrazioni per i canoni di locazione stipulati da studenti universitari – Ampliamento dei soggetti beneficiari per gli anni 2017 e 2018 (risposta interpello Agenzia delle Entrate 2.10.2018 n. 19)

Limitatamente agli anni 2017 e 2018, la detrazione IRPEF del 19% dei canoni di locazione relativi agli studenti universitari “fuori sede”, di cui alla lett. i-sexies) dell’art. 15 co. 1 del TUIR, spetta agli studenti che risiedono in zone montane o disagiate che distano almeno 50 chilometri dall’università (invece di almeno 100 chilometri), anche qualora l’università non sia ubicata in una Provincia diversa rispetto a quella di residenza dello studente (lo stabilisce la successiva lett. i-sexies.01), introdotta dall’art. 1 co. 23 lett. b) della L. 205/2017).
Nella risposta ad interpello Agenzia Entrate 2.10.2018 n. 19 è precisato che, in relazione al Comune di residenza dello studente, per verificare se si tratti di un Comune montano o meno, occorre fare riferimento all’elenco allegato alla C.M. 14.6.93 n. 9. Anche riguardo alle zone disagiate occorre riferirsi al Comune di residenza e non al Comune in cui è sita la sede dell’Università.

Controlli sul denaro contante in entrata nella UE o in uscita dalla UE – Modifiche del nuovo Regolamento UE

È stato formalmente adottato il Regolamento UE volto a migliorare i controlli sul denaro contante in entrata nella UE o in uscita dall’Unione.
Il nuovo Regolamento, che abroga il Regolamento 1889/2005/CE, sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (G.U.U.E.) ed entrerà in vigore il 20° giorno successivo a quello della sua pubblicazione, ma avrà una applicazione differita (dal 2021, stando al testo attualmente disponibile).
Tra le principali novità è da registrare l’ampliamento della definizione di denaro contante. In tale nozione, infatti, rientrano:
– la valuta (ovvero banconote e monete che sono in circolazione come mezzo di scambio o che lo sono state e possono ancora essere scambiate, tramite istituti finanziari o banche centrali, con banconote e monete che sono in circolazione come mezzo di scambio);
– gli strumenti negoziabili al portatore;
– i beni utilizzati come riserve altamente liquide di valore (ovvero monete con un tenore in oro di almeno il 90% e lingotti sotto forma di barre, pepite o aggregati con un tenore in oro di almeno il 99,5%);
– le carte prepagate (ovvero carte non nominative che contengono valore in moneta o liquidità, o che vi danno accesso, che possono essere usate per operazioni di pagamento, per l’acquisto di beni o servizi o per la restituzione di valuta, qualora non collegate a un conto corrente).