Cripto-attività – Novità della L. 197/2022 – Procedura di regolarizzazione

Ai fini della regolarizzazione in esame, se il contribuente non ha realizzato redditi nel periodo d’imposta, ma aveva criptovalute da dichiarare nel quadro RW, occorre versare una sanzione ridotta dello 0,5% del valore delle attività non dichiarate per ciascun periodo d’imposta interessato.
Se, invece, il soggetto in questione ha realizzato redditi nel periodo di riferimento, la regolarizzazione avviene con il pagamento:
– di una “imposta sostitutiva” pari al 3,5% del valore delle attività detenute al termine di ciascun anno, o al momento del realizzo (codice tributo 1719);
– unitamente ad una maggiorazione dello 0,5% del medesimo valore, a titolo di sanzioni e interessi, che “copre” le violazioni sul monitoraggio fiscale (codice tributo 1718).
In questo contesto, è necessario valutare l’applicazione delle norme sul c.d. “cumulo giuridico” ex art. 12 co. 5 del DLgs. 472/97, per il quale, in presenza di violazioni della stessa indole commesse in periodi d’imposta diversi, “si applica la sanzione base aumentata dalla metà al triplo”. Quindi, supponendo di applicare la sanzione minima del 3%, si applicherebbe l’aumento della metà e quindi si arriverebbe a 4,5% (quest’ultima potrebbe essere aumentata da un quarto al doppio, ma è un tema controverso nel caso del quadro RW). Detta sanzione, infine, risulterebbe poi definibile a un terzo ex art. 16 del DLgs 472/97.

Colonnine di ricarica dei veicoli elettrici – Contributi – Termini e modalità di presentazione delle domande (DM 2.10.2023)

Con il DM 2.10.2023, il Ministero delle Imprese e del made in Italy ha definito i termini e le modalità di presentazione dei contributi per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di potenza standard per la ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica operati da utenti domestici, effettuati dal 4.10.2022 al 31.12.2022, ai sensi dell’art. 2 co. 1 lett. f-bis) del DM 6.4.2022.
I contributi spettano in misura pari all’80% del prezzo di acquisto e posa in opera (fino a 1.500,00 euro per persona fisica, o a 8.000,00 euro in caso di posa in opera dell’infrastruttura su parti comuni di un condominio).
Le domande possono essere presentate:
– dalle ore 12:00 del 19.10.2023 alle ore 12:00 del 2.11.2023;
– esclusivamente in forma elettronica, utilizzando la piattaforma informatica disponibile on line all’indirizzo che verrà comunicato con avviso pubblicato sul sito istituzionale del Ministero, e includendo gli schemi di presentazione delle domande allegati al decreto.
I soggetti richiedenti devono possedere un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).

Interessi moratori – Applicabilità ai crediti da lavoro – Rinvio pregiudiziale in Corte di Cassazione (Trib. Parma 3.8.2023)

Il Trib. Parma 3.8.2023, con rinvio pregiudiziale, ha rimesso alla Corte di Cassazione la questione riguardante l’applicabilità degli interessi moratori ex art. 1284 c.c. ai crediti di lavoro in considerazione del contrasto giurisprudenziale presente in materia.
Infatti, accanto a un orientamento che nega l’applicabilità degli interessi moratori ai crediti di lavoro in osservanza dell’art. 429 co. 3 c.p.c., ve n’è un altro, più recente, per cui, invece, tale norma rinvierebbe all’intera disciplina di cui all’art. 1284 c.c.
Nel caso di specie, il lavoratore aveva domandato la somma di 4.000,00 euro a titolo di interessi moratori su un totale di 25.000,00 euro.

Acquisto di immobile in costruzione – Termine triennale per ultimare i lavori e termine triennale per l’accertamento (Cass. 28.9.2023 n. 27528)

La Corte di Cassazione, nell’ordinanza 28.9.2023 n. 27528, ha affermato che, in caso di acquisto di immobile in corso di costruzione con le agevolazioni prima casa, il termine triennale (art. 76 co. 2 del DPR 131/86) a disposizione dell’Agenzia delle Entrate per accertare la mancanza delle condizioni agevolative decorre dall’accatastamento.
In quel momento, infatti, l’Agenzia è in condizioni di verificare in concreto le caratteristiche del bene che consentono di accedere al beneficio.
In presenza dell’accatastamento medio tempore, non è necessario ricorrere alla fictio iuris applicata dall’Agenzia delle Entrate, che avrebbe preteso di far decorrere il termine triennale dal decorso del termine – a sua volta triennale (3+3) – entro cui l’immobile in costruzione deve venire ad esistenza.

Nozione di sovraindebitamento – Presupposto oggettivo – Incapacità di adempiere le obbligazioni (Trib. Genova 20.7.2023)

Il Trib. Genova 20.7.2023 si è soffermato, in primo luogo, sulla questione relativa all’ammissibilità di una procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento, di qualunque specie, in presenza di un unico creditore, affermando che “il requisito della pluralità dei creditori concorrenti – che pur si potrebbe ipotizzare, data la dimensione generalmente plurisoggettiva, dal lato attivo, di questo genere di procedimento – non è un presupposto indicato nelle norme di riferimento della L. 3/2012 novellate con il CCII”.
In secondo luogo, il Tribunale ha esaminato la nozione di sovraindebitamento che rappresenta il presupposto oggettivo di accesso alle procedure.
Il Codice della crisi – differentemente dalla L. 3/2012, la quale, all’art. 6 co. 2 lett. a) definiva il sovraindebitamento come “perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte ed il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, che determina la rilevante difficoltà di adempiere le proprie obbligazioni, ovvero la definitiva incapacità di adempierle regolarmente” – ha realizzato un “totale parallelismo definitorio” con la nozione, di carattere finanziario, di “crisi” e di “insolvenza” per le procedure “maggiori”, ma, secondo il Tribunale, occorre recuperare le nozioni di “perdurante squilibrio” e di “definitiva incapacità di adempiere” le obbligazioni per rappresentare una valida definizione di “sovraindebitamento”, che evoca una situazione eccedente la normalità del debito sostenibile.

Riporto delle perdite – Novità della L. 111/2023 (legge delega di riforma fiscale)

Con l’art. 6 co. 1 lett. e) n. 2 e 3 della L. 111/2023 è prevista una revisione significativa del regime fiscale delle perdite fiscali nelle operazioni straordinarie.
I principi della delega sono i seguenti:
– tendenziale omogeneizzazione dei limiti e delle condizioni di compensazione delle perdite;
– necessità di non penalizzare le perdite realizzate dalle società a partire dall’ingresso in un gruppo;
– revisione del limite del patrimonio netto previsto dall’art. 172 co. 7 del TUIR;
– revisione della nozione di modifica dell’attività principale in fatto esercitata prevista dall’art. 84 co. 3 del TUIR.
Con particolare riferimento alle fusioni, quindi, dovrebbe essere modificato l’approccio teso a considerare le società quali “bare fiscali” sulla base di meri indici parametrici.

Esonero dagli ISA – Compilazione del quadro RS del modello REDDITI PF – Invio dei dati entro il 30.11.2024 – Novità del DL 132/2023 (c.d. DL “Proroghe Fisco”)

L’art. 6 del DL 29.9.2023 n. 132 (c.d. DL “Proroghe Fisco”) differisce al 30.11.2024 il termine per comunicare le informazioni relative all’attività svolta nel quadro RS del modello REDDITI PF 2022 (periodo d’imposta 2021) da parte di imprenditori e professionisti in regime forfetario. Il rinvio tecnico è giustificato, nel testo della norma, dalla necessità di coordinare le esigenze informative richieste ai contribuenti in regime forfetario “con i principi della legge 9 agosto 2023, n. 111, in materia di concordato preventivo biennale”.
Tuttavia, la proroga viene incontro soprattutto ai contribuenti destinatari delle comunicazioni di compliance inviate dall’Agenzia delle Entrate per presunte omissioni nell’indicazione dei dati informativi nel quadro RS (provv. 19.9.2023 n. 325550), i quali potranno inviare (ove necessario) la dichiarazione integrativa comunicando i dati omessi, senza il versamento di sanzioni.

Assegnazione e cessione agevolate di beni ai soci – Requisiti – Riflessi fiscali – Dubbi applicativi

La proroga al 30.11.2023 dei termini relativi alle operazioni agevolate di assegnazione e cessione di beni ai soci e di trasformazione in società semplice di cui all’art. 1 co. 100-105 della L. 197/2022, dovrebbe permettere all’amministrazione finanziaria di fornire chiarimenti su alcune questioni ancora dubbie.
Esse riguardano:
– l’assegnazione di beni rivalutati nel 2021 e la possibilità per il contribuente di rinunciare agli effetti della rivalutazione, calcolando una maggiore plusvalenza ma con recupero dell’imposta sostitutiva precedentemente versata;
– la possibilità di applicare le agevolazioni anche agli immobili detenuti in proprietà superficiaria;
– il trattamento delle riserve in sospensione d’imposta;
– il trattamento delle riserve derivanti dalla cessione agevolata.

Conti correnti intestati a terzi – Operatività della presunzione – Rapporti tra società e amministratore (Cass. 24.8.2023 n. 25215)

La Cass. 24.8.2023 n. 25215 ha dichiarato illegittimo un accertamento all’amministratore di società fondato su indagini bancarie effettuate nei confronti di quest’ultima, in quanto non provato il rapporto stretto con la compagine sociale.
I conti correnti intestati alle società, infatti, non sono direttamente riferibili al contribuente in ragione solo della qualifica di amministratore delle società e l’omessa dichiarazione di redditi da parte di queste.