Nella legge di stabilità per il 2016 le principali disposizioni riguardanti il tributo per i servizi indivisibili (TASI) prevedono:
– l’eliminazione della TASI per le abitazioni principali non di lusso (continuano a scontare l’imposta, invece, le unità immobiliari classificate nelle categorie A/1, A/8 e A/9), compresa la “quota inquilini” dovuta dall’occupante non proprietario (conduttore o comodatario) che utilizza l’immobile come abitazione principale;
– per i fabbricati invenduti delle imprese costruttrici una riduzione dell’aliquota all’1 per mille, con possibilità da parte dei Comuni di aumentarla fino al 2,5 per mille o azzerarla;
– l’estensione anche all’anno 2016 della maggiorazione dello 0,8 per mille delle aliquote.
Quanto a IMU e TASI, un emendamento al Ddl. prevede la riduzione del 50% della base imponibile per le unità immobiliari, escluse quelle di maggior pregio (A/1, A/8 e A/9), concesse in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che la destinano ad abitazione principale ed al ricorrere di alcune condizioni (fra le altre, il contratto deve essere registrato).