Collaboratori coordinati e continuativi anche a progetto – Stabilizzazione dall’1.1.2016 – Risposte del Direttore generale del Min. Lavoro al Videoforum di Italia Oggi

Tra le risposte di maggior interesse fornite dal Direttore Generale del Ministero del Lavoro durante il Videoforum di Italia Oggi, si segnalano alcuni chiarimenti relative alla disciplina delle collaborazioni coordinate e continuative dopo l’intervento riformatore operato dall’art. 2 del DLgs. 81/2015.
In sintesi, a partire dall’1.1.2016 si configurano due profili delle collaborazione: da un lato c’è la co.co.co. che ripropone i caratteri tradizionali, antecedenti al DLgs. 276/2003, dall’altro vi è la collaborazione coordinata e continuativa con tempi e luoghi di lavoro fissati dall’azienda.
Con riferimento al secondo tipo, caratterizzato da prestazioni esclusivamente personali, continuative e le cui modalità sono organizzate dal committente, i vertici del Ministero hanno precisato che la citata norma del Jobs act, pur prevedendo in tal caso l’applicazione del regime del lavoro subordinato, non prescrive un regime sanzionatorio, bensì un nuovo regime di tutela. In pratica, al collaboratore andranno riconosciute tutte le prerogative dell’intera disciplina del lavoro subordinato (CCNL, malattia, maternità, eccetera).

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