Prosegue l’attività del personale ispettivo volta a contrastare la fruizione illecita dell’esonero contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato introdotto, in relazione al 2015, dalla L. 190/2014 (secondo fonti ministeriali situazioni di irregolarità sono state rilevate presso il 19% delle aziende controllate).
Come è noto, l’accesso del suddetto bonus occupazionale (così come all’analoga misura incentivante prevista, per il 2016, dalla L. 208/2016) è subordinato all’osservanza sia di condizioni attinte dalla disciplina generale degli incentivi all’occupazione che di condizioni specifiche, quali, in particolare, l’assenza di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, in capo al lavoratore, nei 6 mesi precedenti l’assunzione.
Al riguardo, si sottolinea l’assenza di indicazioni, sia da parte del Legislatore che della prassi amministrativa, circa gli strumenti a disposizione del datore di lavoro per verificare i precedenti rapporti lavorativi a tempo indeterminato intrattenuti dal lavoratore.
Sinora, i datori di lavoro hanno chiesto ai dipendenti, a titolo probante, una dichiarazione di responsabilità attestante l’assenza di un impiego a tempo indeterminato nel semestre in questione, corroborata dalla scheda rilasciata dal Centro per l’impiego competente, con annotata la cronologia dei rapporti di lavoro.