Il Consiglio di Stato, Sezione consultiva per gli atti normativi, ha sospeso il prescritto parere sullo schema di decreto recante le modalità attuative della nuova disciplina di addebito del canone RAI sulle fatture emesse dalle imprese elettriche, formulando alcune osservazioni. In particolare, nel testo del provvedimento, mancherebbero il richiamo alla definizione di “apparecchio televisivo” e la precisazione che il canone deve essere corrisposto per un unico apparecchio, prescindendo dall’effettivo numero di apparecchi posseduti dal singolo utente; secondo il Consiglio di Stato costituirebbe, pertanto, un elemento informativo utile per i cittadini la precisazione che il canone è “dovuto solo a fronte del possesso di uno o più apparecchi televisivi in grado di ricevere il segnale digitale terrestre o satellitare direttamente o tramite decoder”.
Viene altresì formulato l’invito a rivedere il testo nelle parti in cui si utilizzano formule tecniche di non facile comprensione, nonché a garantire adeguate forme di pubblicità per gli adempimenti a carico degli utenti.
L’Agenzia delle Entrate, con comunicato stampa 14.4.2016 n. 79, ricorda che, sul proprio sito, nella sezione “Cosa devi fare > Richiedere > Canone Rai > Faq”, sono forniti chiarimenti in merito alle principali problematiche riscontrate dai contribuenti in merito alla presentazione della dichiarazione di non detenzione dell’apparecchio TV. Inoltre, nella sezione “Cosa devi fare > Richiedere > Canone Rai > Esempi di compilazione” sono disponibili esempi di compilazione della dichiarazione sostitutiva.