Nel Consiglio dei Ministri dello scorso 10.6.2016 è stato approvato uno schema di DLgs. correttivo e integrativo del Jobs act che introduce, tra le diverse misure, anche un significativo intervento che riguarda il DLgs. 148/2015, prevedendo la possibilità di trasformare i contratti di solidarietà “difensivi” in “espansivi” – favorendo, in tal modo, l’incremento degli organici e l’inserimento di nuove competenze – a condizione che i primi siano in vigenza da almeno 12 mesi nonché stipulati prima dell’1.1.2016. Per incentivare la trasformazione in argomento, lo schema di decreto prevede una serie di incentivi a favore di imprese e dipendenti.
A titolo esemplificativo, a differenza dei CDS espansivi stipulati sin dall’origine con tale caratteristica, per incentivare la trasformazione del CDS da difensivo a espansivo, ai lavoratori verrà concesso un trattamento di CIGS pari al 50% di quella che era già in godimento e, in aggiunta, il datore di lavoro integrerà tale trattamento almeno fino alla misura del trattamento di CIGS originario con una quota di retribuzione che è esclusa dall’imponibile previdenziale.
Per il datore di lavoro, è previsto lo sgravio del TFR maturato per le ore perse, che verrà posto a carico della CIGS, e la riduzione del 50% del contributo addizionale. Ancora, per i lavoratori assunti a tempo indeterminato a seguito di CDS espansivo (originario o derivante da trasformazione del CDS difensivo), il datore di lavoro potrà beneficiare di un contributo mensile pari al 15% della retribuzione lorda per i primi 12 mesi, mentre per ciascuno dei 2 anni successivi, il contributo verrà ridotto al 10% ed al 5%.