Secondo quanto affermato dalla Corte di Cassazione, nella sentenza 12311/2016, va cassata la sentenza di merito che ha escluso la residenza fiscale in Italia sulla sola base dell’iscrizione all’AIRE del contribuente (un pilota automobilistico), senza attribuire alcun rilievo agli elementi indicati dall’Agenzia delle Entrate ai fini di dimostrare la conservazione dei legami personali del contribuente con l’Italia. In particolare, secondo la Corte di Cassazione, tali elementi, di “potenziale valore decisivo” erano costituiti da:
– l’apertura, da parte del contribuente, di numerosi conti correnti in Italia;
– le numerose tracce di frequenti soggiorni in Italia;
– il fatto che i numerosi contratti di sponsorizzazione stipulati dal contribuente prevedessero come foro competente, in caso di controversie, quello italiano;
– l’avvenuta stipula da parte del contribuente di polizze assicurative in Italia;
– il recapito della corrispondenza ad un indirizzo italiano.