È allo studio del Governo l’introduzione nella prossima Legge di stabilità di una nuova comunicazione dei dati IVA trimestrale, le cui informazioni saranno utili soprattutto per operare controlli incrociati e ridurre il “vat gap”, ossia la differenza complessiva tra il gettito IVA previsto e l’importo effettivamente raccolto. Oltre alle fatture emesse e a quelle ricevute, nelle nuove comunicazioni in arrivo dovranno essere riportati i dati dell’IVA a credito e di quella a debito ripartiti per le tre aliquote (4, 10 e 22%). In questo modo l’Amministrazione potrà intercettare eventuali mancati pagamenti da parte di chi ha comunque inviato la comunicazione trimestrale. Nei 15 giorni successivi, il contribuente potrà ricevere una lettera di compliance con cui l’Ufficio lo inviterà a chiarire la sua posizione e a saldare il proprio debito, se dovuto. Solo dopo l’invito e in caso di inadempienze ulteriori da parte del contribuente, scatterebbe l’accertamento vero e proprio.
Dalle prime anticipazioni, sembrerebbe anche che, per ridurre gli oneri del nuovo adempimento, verrà riconosciuto un credito d’imposta ad hoc, il cui importo però è ancora oggetto di analisi.