Ieri, 3.11.2016, l’Aula del Senato ha approvato il disegno di legge (n. 2233) recante le misure volte a tutelare il lavoro autonomo non imprenditoriale e a favorire il c.d. “lavoro agile” (o “smart working”), collegato alla manovra di finanza pubblica.Tre le novità concernenti le tutele lavoristiche/previdenziali/assistenziali, si segnalano:
– l’estensione da 3 a 6 mesi nei primi 3 anni di vita del bambino della durata del congedo parentale per i professionisti iscritti alla Gestione separata;
– la possibilità di ricevere, pur continuando a lavorare, l’indennità di maternità (non più subordinata, dunque, all’astensione dall’attività lavorativa);
– in caso di malattia o infortunio, la possibilità di sospendere la prestazione (salvo che venga meno l’interesse del committente);
– la delega al Governo a semplificare gli adempimenti in materia di salute e sicurezza negli studi professionali, quando risultino simili ad abitazioni;
– la delega al Governo a individuare gli “atti pubblici” da devolvere alle professioni ordinistiche;
– la delega al Governo a consentire alle Casse di previdenza di attivare, oltre a prestazioni complementari di tipo previdenziale e socio-sanitario, anche nuove “prestazioni sociali”, con particolare riguardo agli iscritti colpiti da gravi patologie.
Quanto alle misure a carattere fiscale, particolare rilevanza riveste la previsione della deducibilità:
– delle spese per master, convegni, corsi di formazione e aggiornamento, fino ad un massimo di 10.000,00 euro;
– dei costi sostenuti per la garanzia contro il mancato pagamento delle parcelle.