Il Dipartimento delle Finanze, in risposta ad un’interpellanza urgente dell’1.12.2017, ha precisato che i Comuni non possono ribaltare sulle tariffe dell’anno prossimo il costo dei rimborsi agli utenti che finora hanno pagato la TARI resa illegittima dalla moltiplicazione della quota variabile su box, garage e cantine.
Tuttavia, per via del fatto che le tariffe devono coprire il costo del servizio, il peso dei rimborsi potrebbe ricadere sui contribuenti dei Comuni che avevano “gonfiato” la tariffa rifiuti.
Si ricorda che con la circ. 20.11.2017 n. 1/DF, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha fornito chiarimenti in relazione alla determinazione della parte variabile della tassa sui rifiuti (TARI) istituita dalla L. 147/2013.
La TARI, infatti, si compone di una parte fissa e di una parte variabile. Con riferimento alle pertinenze dell’abitazione, precisa il MEF, la quota variabile deve essere computata una sola volta in relazione alla superficie totale dell’utenza domestica.