Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DM 5.12.2017, emanato dal Ragioniere generale dello Stato di concerto con il Direttore generale delle politiche previdenziali e assicurative del Ministero del Lavoro, diviene operativo l’adeguamento alla c.d. “speranza di vita” dei requisiti per accedere ai trattamenti pensionistici nel biennio 2019-2020.
In pratica, a fronte della variazione della speranza di vita per i soggetti con 65 anni di età rilevata dall’ISTAT nel triennio 2014-2016, i principali requisiti pensionistici subiranno un incremento generale di 5 mesi.
Pertanto, a titolo esemplificativo, nel biennio 2019-2020 per accedere alla pensione di vecchiaia saranno necessari 67 anni di età. Per la pensione anticipata (che si raggiunge a fronte di un determinato numero di anni di contributi indipendentemente dall’età) si salirà dagli attuali 42 anni e 10 mesi per gli uomini a 43 anni e 3 mesi, mentre le donne passeranno da 41 anni e 10 mesi a 42 anni e 3 mesi.