La Guardia di Finanza, con la circolare 27.11.2017 n. 1/2018, analizza, nell’ambito delle indagini finanziarie, la tematica relativa alla prova contraria a carico del contribuente in caso di versamenti non giustificati.
In particolare, si afferma che la relativa presunzione legale può essere vinta con presunzioni, purché siano qualificate.
Ad esempio, nel caso di accredito su conto corrente di una donazione da parte dei genitori del contribuente, se non vi è la possibilità di fornire la prova documentale dell’irrilevanza fiscale, può essere importante la circostanza che vi sia stato un accreditamento del medesimo importo nello stesso periodo a tutti gli eventuali fratelli.
Si evidenzia, infine, che è possibile contestare, in sede di contraddittorio preventivo, le violazioni relative alla disciplina del trasferimento del contante al di sopra della soglia di legge (art. 49 del DLgs. 231/2007).