Per l’anno 2019 le pensioni dei soggetti appartenenti alle fasce più deboli dovrebbero subire un doppio incremento, dovuto:
– all’integrazione al trattamento minimo, che aumenterà grazie all’adeguamento periodico al costo della vita degli assegni corrisposti dall’INPS, che determinerà una rivalutazione della generalità delle prestazioni di previdenza e assistenza nella misura dell’1,1%;
– ad un’ulteriore integrazione determinata dal reddito di cittadinanza, grazie al quale le pensioni d’importo meno elevato dovrebbero aumentare sino ad arrivare a 780,00 euro mensili (in caso di nuclei familiari composti da una sola persona).