Ai fini della redazione dei bilanci 2023:
– sono state riproposte le norme derogatorie che consentono di sospendere gli ammortamenti delle immobilizzazioni e di evitare la svalutazione dei titoli iscritti nell’attivo circolante al valore di mercato;
– non trova applicazione la disciplina sulla “sterilizzazione” delle perdite di capitale;
– occorre applicare la disciplina ordinaria sulla continuità aziendale.
Il nuovo OIC 34 sui ricavi si applica ai bilanci relativi agli esercizi aventi inizio a partire dall’1.1.2024, ma le disposizioni ivi contenute possono essere adottate anticipatamente, laddove compatibili con l’attuale quadro normativo.
Tra le norme di carattere fiscale che producono conseguenze sotto il profilo contabile si segnalano quelle che attengono:
– all’ammortamento dei fabbricati strumentali per le imprese operanti nei settori del commercio di prodotti di consumo al dettaglio;
– alla regolarizzazione delle rimanenze di magazzino;
– all’assegnazione agevolata di beni ai soci.
Con riferimento all’informativa sulle erogazioni pubbliche, è stata introdotta una ulteriore semplificazione per gli aiuti di Stato e gli aiuti de minimis contenuti nel Registro nazionale degli aiuti di Stato.
In previsione dell’applicazione (a partire da 2024) della nuova direttiva 2022/2464/UE, occorre prestare attenzione al reporting di sostenibilità già nella redazione del bilancio 2023.
Ai fini del deposito dei bilanci, continuerà ad applicarsi la versione della tassonomia XBRL PCI 2018-11-04.
Infine, trovano applicazione per la prima volta gli emendamenti ai principi contabili nazionali relativi alle società cooperative.