Il Ddl. di stabilità 2016 si propone di aumentare l’ambito applicativo del regime forfetario per autonomi andando a modificare il requisito d’accesso relativo al possesso di redditi di lavoro dipendente e assimilati, rispettivamente ai sensi degli artt. 49 e 50 del TUIR. In particolare, verrebbe:
– abrogata la previsione secondo cui, per accedere o permanere nel regime, tali redditi devono essere inferiori, nell’annualità precedente, a quelli conseguiti nell’attività d’impresa, dell’arte o della professione;
– inserita una nuova causa di esclusione dal regime per gli imprenditori e i lavoratori autonomi che percepiscano redditi di lavoro dipendente o assimilati eccedenti l’importo di 30.000,00 euro nell’anno precedente; la verifica di tale soglia è irrilevante se il rapporto di lavoro è cessato (ad esempio, in caso di precedente licenziamento).
Tale previsione andrà coordinata con quella – che si intenderebbe introdurre con la legge di stabilità 2016 – che consente di usufruire dell’aliquota d’imposta del 5% per i primi cinque anni di attività, a condizione che l’attività non costituisca mera prosecuzione di altra precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo.