Tra le disposizioni in materia di lavoro e previdenza contenute nel Ddl di bilancio 2018, si segnalano alcune misure di carattere estensivo che riguardano l’Anticipo pensionistico (APE) nonché la stabilizzazione della Rendita integrativa temporanea anticipata (RITA), entrambe introdotte con la L. 232/2016.
In particolare, si prevede la proroga fino al 31.12.2019 della sperimentazione della c.d. “APE volontaria”, mentre per quanto riguarda la “APE sociale”, il disegno di legge ne amplia per il 2018 la platea dei beneficiari, introducendo la possibilità di fruire dell’indennità anche in caso di scadenza di un contratto a tempo determinato, a condizione che il lavoratore, nei 3 anni precedenti la cessazione del rapporto, abbia avuto periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi.
Inoltre, si propone di agevolare e ampliare l’accesso all’APE sociale alle donne, stabilendo che i requisiti contributivi richiesti dall’art. 1 co. 179 della L. 232/2016 siano ridotti di 6 mesi per ogni figlio nel limite massimo di 2 anni (c.d. “APE sociale donna”).
Infine, modificando l’art. 11 del DLgs. n. 252/2005, si rende strutturale la RITA, attualmente prevista in via sperimentale per il periodo dal 1.5.2017 al 31.12.2018 dall’art. 1 co. 188 della L. 232/2016.