L’operazione di assegnazione comporta la necessità di attribuire ai soci beni il cui valore risulta proporzionale alle quote di partecipazione detenute. Se ciò non è il risultato sperato dell’operazione, in quanto ciascun socio intende risultare proprietario di un bene il cui valore non è proporzionale alla quota di partecipazione, le alternative che si pongono sono le seguenti:
– assegnazione dei beni in comproprietà secondo le rispettive quote di partecipazione e successivo atto di divisione;
– assegnazione non proporzionale, con corresponsione di un conguaglio da un socio alla società, o con accollo di un debito della società da parte del socio stesso;
– assegnazione non proporzionale, con corresponsione di un conguaglio da un socio all’altro socio;
– assegnazione proporzionale, comprendente anche beni non agevolati (tipicamente denaro);
– variazione delle quote di partecipazione dei soci per adeguare le stesse ai valori degli immobili da attribuire, con cessioni o donazioni prima dell’atto di assegnazione;
– assegnazione non proporzionale, senza alcun conguaglio tra i soci ma con apposite riduzioni di capitale;
– abbandono della strada dell’assegnazione in favore della cessione di beni ai soci.