In vista delle prossime assemblee di approvazione dei bilanci al 31.12.2023, appare importante sottolineare alcuni aspetti che riguardano le relative modalità di svolgimento.
Per fronteggiare l’emergenza da COVID-19, l’art. 106 del DL 18/2020 convertito aveva introdotto una disciplina tesa a favorire il ricorso alle assemblee “a distanza”. Questa disciplina ha terminato la sua operatività.
Ciononostante, secondo la massima n. 200/2021 del Consiglio Notarile di Milano, esisterebbero argomentazioni sia letterali che sistematiche a supporto della soluzione secondo la quale, in presenza di una clausola statutaria che consenta, genericamente, l’intervento all’assemblea mediante mezzi di telecomunicazione, il soggetto che effettua la convocazione potrebbe omettere di indicare un luogo fisico di convocazione, dando luogo alla c.d. assemblea “virtuale”.
Quanto affermato con riguardo alle assemblee – precisano, poi, i notai milanesi – sarebbe applicabile anche alle riunioni di CdA e Collegi sindacali, sempreché vi sia la generica disposizione statutaria che consenta la partecipazione con mezzi di telecomunicazione.
Secondo altra ricostruzione, invece, la possibilità di tenere una assemblea o una riunione “virtuale” sarebbe subordinata ad una clausola statutaria che la preveda espressamente.