Con la legge di stabilità 2015 ai datori di lavoro viene concesso l’esonero, per trentasei mesi, dal versamento dei contributi previdenziali. L’assunzione deve riguardare lavoratori che nei sei mesi precedenti l’instaurazione del rapporto di lavoro non sono occupati a tempo indeterminato presso qualsiasi datore di lavoro.
Lo sgravio è totale ma soltanto entro il limite di 8.060 euro annui. Il disegno di legge di stabilità 2016, in discussione in Parlamento, riduce questo beneficio ed in particolare prevede per i nuovi contratti di lavoro a tempo indeterminato stipulati con decorrenza 1° gennaio al 31 dicembre 2016, uno sgravio dei contributi INPS a carico dei datori di lavoro per ventiquattro mesi. Il tetto massimo di esonero ammesso si riduce dagli 8.060 euro del 2015 ai 3.250 euro. Dunque l’esonero cambierà sia in termini di durata che di misura, tuttavia si prospettano delle modifiche durante l’iter di approvazione del ddl e in particolare un emendamento al provvedimento, in questi giorni in discussione al Senato, prevede la possibilità di riportare a tre anni la durata dello sgravio ma solo per le aree del Mezzogiorno.