Contributi repertoriali dovuti dai notai alla Cassa di previdenza di categoria – Deducibilità dal reddito professionale – Effetti ai fini IRAP (C.T. Reg. Potenza 13.1.2016 n. 6/1/16)

La C.T. Reg. Potenza, con la sentenza 13.1.2016 n. 6/1/16, ha stabilito che i contributi repertoriali versati dai notai alla Cassa previdenziale di categoria sono componenti negativi deducibili dal reddito professionale (ex art. 54 del TUIR) e non oneri deducibili dal reddito complessivo del contribuente (ex art. 10 co. 1 lett. e) del TUIR).
Si tratta, infatti, di spese inerenti all’attività professionale, atteso che sono poste dalla legge direttamente a carico del professionista e non del cliente, per cui esse vanno corrisposte comunque e solo dal notaio, indipendentemente dall’effettiva riscossione del corrispettivo della prestazione nei confronti del cliente, ovvero della gratuità della stessa.
Per quanto priva di effetti pratici ai fini IRPEF, la questione della qualificazione degli oneri in esame rileva, invece, ai fini IRAP, poiché, soltanto se detti contributi sono qualificabili come costi inerenti all’attività professionale, essi possono concorrere (in diminuzione) alla formazione del valore della produzione netta (ex art. 8 del DLgs. 446/97).

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>