Il Ddl di bilancio 2017 interviene sul credito d’imposta per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo di cui all’art. 3 del DL 145/2013.
Tra le principali, si segnalano le seguenti modifiche:
– il credito d’imposta sarà pari al 50% con riferimento a tutte le spese, senza quindi più alcuna distinzione in base alla tipologia di costi;
– il credito d’imposta sarà riconosciuto fino ad un importo massimo annuale di 20 milioni di euro per ciascun beneficiario (in luogo dei precedenti 5 milioni);
– l’agevolazione viene prorogata fino al periodo d’imposta in corso 31.12.2020 (in luogo del precedente 2019);
– il credito d’imposta spetta anche alle imprese residenti o alle stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di soggetti non residenti che eseguono le attività di ricerca e sviluppo nel caso di contratti stipulati con imprese residenti o localizzate in altri Stati membri dell’Unione europea, negli Stati aderenti all’accordo sullo Spazio economico europeo ovvero in Stati inclusi nella lista di cui al DM 4.9.96.