Il Dipartimento per l’informazione e l’editoria del Consiglio dei Ministri ha fornito alcune informazioni essenziali con riferimento al credito d’imposta per gli investimenti in campagne pubblicitarie, in attesa delle disposizioni attuative.
Tra i chiarimenti, si segnalano i seguenti:
– gli investimenti pubblicitari devono essere effettuati su giornali ed emittenti editi da imprese titolari di testata giornalistica iscritta presso il competente Tribunale ovvero presso il Registro degli operatori di comunicazione e dotate in ogni caso della figura del direttore responsabile;
– sono escluse le spese sostenute per l’acquisto di spazi destinati a servizi particolari, quali ad esempio televendite, servizi di pronostici, giochi o scommesse con vincite di denaro, di messaggeria vocale o chat-line con servizi a sovraprezzo;
– le spese per l’acquisto di pubblicità sono ammissibili al netto delle spese accessorie, dei costi di intermediazione e di ogni altra spesa diversa dall’acquisto dello spazio pubblicitario, anche se ad esso funzionale o connesso.