Con il DM 1.7.2016 n. 96512, recentemente pubblicato in G.U., è stato prorogato anche per questo anno l’ammortizzatore sociale previsto per 36 persone c.d. “esodati” che non erano state incluse nell’originario contingente di 10.000 lavoratori che potevano accedere alla pensione con le regole previgenti alla riforma operata dal DL 201/2011 (riforma Monti-Fornero).Sul punto, si ricorda che la questione esodati trae origine dalle disposizioni ex DL 78/2010, con cui sono state previste delle finestre mobili, in base alle quali tra la maturazione del diritto alla pensione e la decorrenza della stessa deve passare un periodo di 12 o di 18 mesi.
Tale provvedimento ha comportato conseguenze negative per molti lavoratori che già nel 2010 erano in mobilità o esodati e a carico dei fondi di settore, i quali si sarebbero trovati senza sostegno al reddito e senza assegno previdenziale fino alla pensione.
Per risolvere il problema è stata prevista la possibilità per 10.000 persone di andare in pensione con le vecchie regole, anche a fronte della maturazione dei requisiti dopo il 2011. Tuttavia, avendo in seguito appurato che il numero di esodati era maggiore, per gli esclusi dal contingente dei 10.000 è stata decisa la proroga della durata del sostegno al reddito per il periodo compreso tra la maturazione e la decorrenza della pensione, da concedersi ogni anno con un apposito decreto del Ministero del Lavoro.