Nell’ambito degli emendamenti presentati al Ddl. su lavoro autonomo e smart working, all’esame del Senato, vi sono le seguenti novità:
– la possibilità per i liberi professionisti di aggregarsi in reti, consorzi o forme associate, anche temporanee, per accedere ai bandi di gara e concorrere all’assegnazione di incarichi e appalti privati;
– l’estensione dell’applicazione delle tutele previste nelle transazioni commerciali anche nei rapporti tra lavoratore autonomo e Pubblica amministrazione;
– l’ampliamento delle spese deducibili a tutte quelle “collegate” allo svolgimento dell’incarico professionale.
Si segnala inoltre la delega al Governo circa:
– l’individuazione degli atti pubblici da devolvere alle professioni ordinistiche, mediante il riconoscimento del loro ruolo sussidiario (e di terzietà);
– la possibilità per le Casse di previdenza, anche in forma associata, di attivare oltre a prestazioni complementari di tipo previdenziale e socio-sanitario, anche altre nuove “prestazioni sociali”, con particolare riferimento, fra l’altro, agli iscritti affetti da gravi patologie oncologiche.