È fissato per oggi, 23.4.2024, l’esame preliminare, da parte del Consiglio dei Ministri, di uno schema di DLgs. di revisione dei regimi IRPEF e IRES, attuativo della legge delega di riforma fiscale (L. 111/2023) per i redditi di lavoro autonomo, dipendente, agrari, d’impresa e diversi.
Tra le principali novità, sarebbero previste:
– una nozione “onnicomprensiva” per i redditi di lavoro autonomo, da determinare come differenza tra tutte le somme e i valori a qualunque titolo percepiti in relazione all’attività professionale o artistica, e l’ammontare delle spese sostenute nell’esercizio di tale attività;
– la deducibilità dal reddito di lavoro autonomo del costo di acquisto dei beni immateriali per quote di ammortamento;
– il regime di neutralità fiscale per le operazioni di aggregazione e di riorganizzazione che coinvolgono studi professionali;
– l’incremento, per il 2024, di un importo non superiore a 80 euro della somma a titolo di trattamento integrativo ex art. 1 co. 1 primo periodo del DL 3/2020;
– la semplificazione delle regole di determinazione del reddito d’impresa, attraverso l’avvicinamento dei valori fiscali a quelli contabili;
– la razionalizzazione e la semplificazione delle modalità di accesso e di applicazione dei regimi di riallineamento tra valori di bilancio e valori fiscali dei beni;
– in materia di operazioni straordinarie, la revisione del regime di riporto delle perdite fiscali, nonché l’introduzione di norme ad hoc per la c.d. scissione per scorporo;
– l’applicazione dei regimi di determinazione forfetaria dei redditi d’impresa derivanti da attività agricole ex art. 56-bis del TUIR anche alle società agricole che hanno optato per l’imposizione su base catastale.