In vista della scadenza del 16.12.2015, occorre ricordare che i fabbricati di categoria D sono soggetti alla quota di imposta IMU riservata allo Stato, pari al 7,6 per mille dell’imponibile; l’aliquota può essere aumentata al 10,6 per mille dai Comuni che, in tal modo, incassano la parte eccedente la quota base. Il pagamento si effettua quindi distinguendo le due quote (comunale e statale), attraverso l’indicazione di distinti codici tributo nel modello F24.
Ai fini TASI, occorre, in via preliminare, verificare se il Comune ha delimitato in delibera l’ambito degli immobili tassabili. Inoltre, per i fabbricati di categoria D, se si tratta di beni non censiti in catasto interamente posseduti da imprese e distintamente contabilizzati, l’imponibile è determinato facendo riferimento ai costi iscritti in contabilità, rivalutati sulla base degli indici ministeriali.
Infine, si ricorda che sono esenti da IMU i fabbricati delle imprese costruttrici destinati alla vendita e non locati; a tale scopo, va presentata la denuncia IMU, entro il termine di legge, a pena di decadenza. I beni merce sono, invece, soggetti a TASI, salvo diversa delibera comunale.