Nel confermare il regime di tassazione agevolato (imposta sostitutiva del 10%) delineato dall’art. 1 co. 182 ss. della L. 208/2015 con riguardo alle somme erogate ai lavoratori dipendenti privati, sulla base di contratti collettivi territoriali o aziendali, sotto forma di premi di risultato e partecipazione agli utili dell’impresa, il Ddl di bilancio 2017 prevede l’innalzamento:
– da 2.000,00 a 3.000,00 euro (e da 2.500,00 a 4.000,00 euro in caso di coinvolgimento paritetico dei lavoratori nell’organizzazione del lavoro) dell’importo massimo agevolabile;
– da 50.000,00 a 80.000,00 euro, della soglia massima di reddito di lavoro dipendente, riferito all’anno precedente, da non superare ai fini dell’accesso alla detassazione nell’anno di riferimento, con conseguente ampliamento dei potenziali beneficiari della stessa.
Viene, altresì, modificata la disciplina dell’opzione per il c.d. “welfare aziendale” introdotta dalla medesima L. 208/2015 e consistente nella possibilità per il dipendente, in presenza di una disposizione abilitante della contrattazione collettiva di secondo livello, di sostituire l’erogazione delle predette somme – potenzialmente assoggettabili, stante la sussistenza di tutti i presupposti, ad imposta sostitutiva – con la fruizione delle somme e dei valori di cui all’art. 51 co. 2 ss. del TUIR, esclusi, entro i limiti indicati, da qualsiasi forma di tassazione.
In particolare, il Ddl in esame prevede nuove ipotesi esclusione dalla formazione del reddito di lavoro dipendente e amplia le possibilità di sostituzione con i premi di risultato e di conseguente esenzione.