L’Agenzia delle Entrate, con la circolare 5/E/2024, ha fornito indicazioni sull’innalzamento per il 2024 dell’esenzione dei fringe benefit e sulla riduzione al 5% dell’imposta sostitutiva per i premi di produttività ex art. 1, cc. 16 e 17 L. 213/2023. Il dipendente, per fruire dell’esenzione fino a 2.000 euro, deve dichiarare al datore di avervi diritto, indicando il
codice fiscale del figlio o dei figli fiscalmente a carico. Il datore provvede all’attuazione del nuovo regime previa informativa alle rappresentanze sindacali unitarie, ove presenti. L’adempimento era previsto anche per il 2023 ma, come nei precedenti documenti di prassi (circolare n. 23/E/2023), l’Amministrazione non chiarisce se l’inadempimento di tale onere implichi il recupero a tassazione dei valori erogati ai dipendenti, con la conseguente applicazione delle relative sanzioni. Mancano indicazioni sulle ulteriori ipotesi come, ad esempio, l’assenza di Rsu.