Con il “pacchetto semplificazioni” presentato dal Governo, che dovrebbe modificare il DL 193/2016, in sede di conversione in legge, viene previsto l’innalzamento a 30.000 euro (rispetto agli attuali 15.000 euro) del limite al di sotto del quale le istanze di rimborso IVA annuale e trimestrale possono essere presentate senza particolari formalità (oltre all’esposizione in dichiarazione o sul modello TR) da parte del soggetto richiedente.
Al di sopra della soglia di cui all’art. 38-bis co. 3 e 4 del DPR 633/72 (che si prevede di innalzare a 30.000 euro), invece, per l’esecuzione dei rimborsi IVA è necessario:
– per la generalità dei soggetti passivi, richiedere l’apposizione del visto di conformità (o della sottoscrizione alternativa da parte dell’organo di revisione contabile) sulla dichiarazione annuale o sul modello TR e presentare dichiarazione sostitutiva di atto notorio in merito al possesso di specifici requisiti di idoneità economico-patrimoniale;
– presentare idonea garanzia patrimoniale in favore dell’Amministrazione finanziaria, per i soggetti in stato di “osservazione fiscale” (es. soggetti che hanno ricevuto la notifica di accertamenti negli ultimi 2 anni, al di sotto di specifiche soglie; soggetti che esercitano l’attività da meno di due anni) ovvero per i soggetti che non hanno apposto il visto di conformità o che non hanno presentato la dichiarazione sostitutiva di atto notorio.