I problemi tecnici relativi alla trasmissione della comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute (art. 21 del DL 78/2010) persistono, come riportato dal CNDCEC e dall’Associazione nazionale commercialisti (ANC).
Per questi motivi il CNDCEC chiede che:
– sia concessa una proroga lunga dei termini per la comunicazione in esame (la scadenza è attualmente fissata al 5.10.2017, a fronte del differimento di cui al provv. Agenzia delle Entrate 28.9.2017 n. 199339). Si segnala che l’ANC ha espresso una posizione più radicale, ossia quella di annullare l’adempimento;
– venga disposta la sospensione delle sanzioni e riconosciuta la possibilità di correggere errori o ritardi;
– avvenga una rivalutazione e un ripensamento, anche a livello politico, circa la comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute.
Il Garante della Privacy Antonello Soro, alla luce di quanto rilevato da alcuni contribuenti negli scorsi giorni circa la possibilità di visionare i dati delle fatture di chiunque inserendo nel sistema il codice fiscale del soggetto passivo o del suo intermediario delegato, ha scritto una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri per sollecitare una puntuale verifica sullo “stato di sicurezza delle banche dati pubbliche e dei processi in corso di attuazione dell’Agenda digitale”.