Secondo quanto rilevato dal Min. Lavoro, nell’anno 2015, a seguito dell’introduzione del nuovo Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), il numero di famiglie che si dichiarano nullatenenti è passato dal 70% al 14%. Ciò, come conseguenza del fatto che i redditi non sono più autodichiarati, bensì rilevati direttamente presso l’anagrafe tributaria.
Il nuovo Indicatore, inoltre, permette di dare una maggior rilevanza alla ricchezza patrimoniale delle famiglie, rispetto ai redditi da lavoro, consentendo l’accesso alle prestazioni sociali agevolate ai soli nuclei familiari più bisognosi.
Tuttavia, la scala di equivalenza dovrebbe essere aggiornata, in quanto non consente di valutare realisticamente il costo dei figli in relazione al crescere del loro numero.