In data 12.5.2016 è stato approvato dal Senato il maxi-emendamento al DL sulla scuola, che ha previsto, in via transitoria, che le erogazioni a favore dei disabili escano dal calcolo dell’ISEE. Nel testo del decreto viene previsto che:
– in attesa delle modifiche al DPCM 159/2013, debbano essere esclusi dal reddito disponibile i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari percepiti in virtù della condizione di disabilità non rientranti nel reddito complessivo a fini IRPEF;
– il meccanismo di equivalenza cambi in modo da eliminare le franchigie che ora compensano importi che non saranno più considerati;
– sia aumentato dello 0,50 il parametro della scala di equivalenza per ogni componente del nucleo con disabilità media, grave o non autosufficiente. Viene meno, quindi, la distinzione tra disabili minorenni e maggiorenni;
– gli importi percepiti per ragioni diverse dalla disabilità siano inclusi nel reddito disponibile, ma esclusi dall’ISEE relativamente alle borse di studio universitario;
– gli enti erogatori delle prestazioni sociali agevolate avranno 30 giorni di tempo, a partire dall’entrata in vigore del provvedimento, per adeguarsi alle novità. Fino a tale data dovranno applicare le regole attuali;
– per la copertura economica delle nuove previsioni sia apportata la riduzione di 1 milione di euro del Fondo nazionale per le politiche sociali, per far fronte alle maggior spese relative all’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori e all’assegno di maternità di base;
– gli enti erogatori delle prestazioni si debbano adeguare alle nuove regole «nel rispetto degli equilibri di bilancio programmati», con ciò implicando che tali enti potrebbero essere costretti a rivedere le soglie di accesso per rientrare nei bilanci.