Con l’art. 29 del DL 19/2024 (DL PNRR) viene disposto, a decorrere dal 2.3.2024, un sensibile incremento della “maxisanzione” per il lavoro nero.
Sul punto, si ricorda che l’impiego di lavoratori privi di regolare assunzione (c.d. “lavoro nero”) è punito dall’art. 3 co. da 3 a 5 del DL 12/2002 e, al ricorrere di tale ipotesi, la disciplina sanzionatoria previgente il DL 19/2024 prevedeva l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria con un importo variabile da 1.800 a 10.800 euro per ciascun lavoratore irregolare, in caso di impiego sino a 30 giorni di effettivo lavoro, da 3.600 a 21.600 euro da 31 e sino a 60 giorni di effettivo lavoro e da 7.200 a 43.200 euro oltre 60 giorni di effettivo lavoro.
Tali importi erano già frutto di un primo aumento, pari al 20%, previsto dall’art. 1 co. 445 lett. d) numero 1) della L. 145/2018.
Ora, con l’art. 29 co. 3 del DL 19/2024, tale percentuale è stata elevata al 30%, mentre resta sempre valido il raddoppio delle maggiorazioni se nei 3 anni precedenti, il datore di lavoro sia stato destinatario di sanzioni amministrative o penali per i medesimi illeciti.
Inoltre, se l’impiego in “nero” riguarda minori, extracomunitari clandestini o soggetti beneficiari dell’assegno di inclusione o del supporto per la formazione, le sanzioni base aumentano del 20%.