A partire dalle dichiarazioni presentate nel 2016, i modelli 730 trasmessi con modifiche direttamente dal contribuente (anche tramite sostituto d’imposta), in presenza di elementi di incoerenza (i cui criteri saranno individuati da un provvedimento) e con una richiesta di rimborso superiore ai 4.000,00 euro (nuovo comma 3-bis dell’art. 5 del DLgs. 175/2014), potranno essere soggetti a un controllo preventivo con successivo rimborso a cura dell’Agenzia delle Entrate.
Il suddetto controllo sarà effettuato entro 4 mesi dal termine per l’invio della dichiarazione (7 luglio) e il rimborso sarà erogato entro il sesto mese successivo al termine per la trasmissione del modello (7 gennaio dell’anno successivo).
Nel corso di Telefisco, l’Agenzia delle Entrate ha affermato che gli indicatori di incoerenza saranno collegati, ad esempio, alla tipologia e all’entità delle integrazioni effettuate dal contribuente o al maggior rimborso determinato rispetto alla dichiarazione proposta. Per i rimborsi eccedenti i 4.000,00 euro, diversamente dallo scorso anno, il controllo è effettuato a prescindere dalla presenza di detrazioni per familiari a carico.