Con riferimento alla determinazione del reddito agevolabile ai fini del Patent box in caso di utilizzo diretto, la circ. Agenzia delle Entrate 11/2016 ha evidenziato che sarebbe preferibile utilizzare il metodo del CUP, essendo maggiormente idoneo ad identificare la quota del reddito di impresa imputabile al “ramo d’azienda virtuale” deputato alla concessione in uso degli intangibles agevolati.
Nel caso di marchi di impresa l’utilizzo dei database normalmente in uso consente, in maniera affidabile, la ricerca di tassi di royalty applicati tra parti indipendenti per molti settori industriali. In tale ambito, assumerà rilevanza l’analisi dei contratti, per verificare se i metodi di remunerazione previsti negli accordi comparabili identificati sono già al netto (piuttosto che al lordo) di parte dei costi (ad esempio, le spese di pubblicità) che andranno a decrementare la “royalty implicita” nel calcolo del contributo economico dei beni immateriali.