La Corte di Cassazione, con sentenza n. 24916 del 17.9.2024, si è pronunciata in materia di prestazioni pensionistiche, con specifico riferimento al rilievo della contribuzione figurativa nel raggiungimento dei requisiti per l’accesso al pensionamento. I giudici di legittimità hanno accolto un orientamento estensivo della normativa, statuendo come, ai fini della maturazione dei requisiti richiesti per l’accesso alla pensione anticipata di cui all’art. 24 co. 10 del DL 201/2011, concorra a integrare il presupposto contributivo anche la contribuzione figurativa. La Suprema Corte supera, quindi, il proprio orientamento restrittivo (Cass. n. 30265/2022) in forza del quale anche dopo la riforma residuava la necessità di raggiungere i 35 anni di contribuzione effettiva di cui alla precedente normativa, requisito che non deve ritenersi applicabile alla disciplina così come modificata dalla legge Fornero.