La L. 112/16 (c.d. legge sul “dopo di noi”) e il relativo DM attuativo hanno come obiettivo quello di evitare l’istituzionalizzazione dei disabili gravi nel momento in cui viene meno il sostegno genitoriale, mediante la creazione di un fondo per l’assistenza.
In particolare, il progetto prevede un percorso programmato di accompagnamento verso l’autonomia del disabile e la sua uscita dal nucleo familiare di origine anche mediante soggiorni temporanei fuori dal contesto familiare.
Il DM attuativo, per consentire un efficace inserimento:
– ha disposto la condivisione dei progetti personalizzati di inserimento e integrazione con i servizi per il collocamento mirato (L. 68/99);
– ha previsto la possibilità di inserire la persona disabile in programmi di politiche attive del lavoro, anche in forma di tirocini;
– ha definito i criteri d’accesso alle misure del fondo, garantendo, comunque, la priorità d’accesso ai disabili gravi orfani e privi di risorse economiche, a quelli con genitori non più in grado di garantire una vita dignitosa e ai disabili inseriti in strutture residenziali che non rispettino le caratteristiche previste dallo stesso DM.