Con la L. 208/2015 (legge di stabilità 2016), sono state introdotte importanti novità in materia di welfare aziendale, con la finalità di incrementare l’utilizzo di prestazioni e servizi di utilità sociale a favore dei dipendenti. Come evidenziato dall’autore, le novità di rilievo sono sostanzialmente tre.
Una prima misura riguarda le prestazioni di utilità sociale ricomprese nell’art. 100 co. 1 del TUIR (senza limiti di defiscalizzazione per i dipendenti, e aventi finalità educative, di istruzione, ricreazione, assistenza sociale, assistenza sanitaria, eccetera), le quali possono essere riconosciute, allo scopo di beneficiare delle esenzioni fiscali, non più unicamente su base volontaria, tramite un atto unilaterale o regolamento del datore di lavoro, ma anche attraverso accordi collettivi.
La seconda misura riguarda invece la possibilità, per i lavoratori che hanno maturato un premio di risultato, di trasformarlo in tutto o in parte in servizi messi a disposizione dal datore di lavoro. Tale opzione è alternativa all’applicazione dell’imposta sostitutiva del 10% sul premio e consente un’esenzione fiscale totale. Anche questa misura richiede la sottoscrizione di un accordo aziendale o territoriale.
Infine, un terzo intervento riguarda la possibilità che l’erogazione dei beni, delle prestazioni e dei servizi di utilità sociale avvenga tramite voucher nominativi e non cedibili a terzi, che possono essere in formato cartaceo o elettronico e che devono riportare un valore nominale.