La C.T. Reg. Genova, con la sentenza 3.2.2016 n. 167, ha affermato che gli studi di settore possono trovare applicazione rispetto a realtà imprenditoriali che operano in settori maturi. Nel caso specifico, i giudici hanno ritenuto non rappresentativi i risultati presuntivi relativi ad una società che:
– operava nel campo della ricerca e importazione di nuove tecnologie;
– si trovava al secondo anno di attività;
– doveva far fronte alla crisi generale del mercato nazionale ed internazionale.
Inoltre, è stata esclusa la condotta antieconomica rappresentata, a giudizio dell’ufficio, dal sostenimento di ingenti costi che – sulla base dei dati contabili – si riferivano a “costi di ricerca e sviluppo” iscritti nell’attivo patrimoniale sotto la voce immobilizzazioni immateriali, e non nel Conto economico come costi di competenza dell’esercizio.