Le operazioni giustificate da ragioni extrafiscali non marginali non configurano in alcun caso una fattispecie di abuso del diritto, e il contribuente ha la libertà di scelta tra le diverse operazioni che comportano un carico fiscale differente. È quanto prevedono i commi 3 e 4 dell’art. 10-bis della legge n. 212/2000 (inserito dall’art. 1 del dlgs n. 128/2015), che ha introdotto a far data dal 1° ottobre 2015 la nuova disciplina sull’abuso del diritto, sostituendo la precedente norma antielusiva di cui all’art. 37-bis del dpr 600/73.