La legge di stabilità 2016 ha introdotto una previsione normativa per cui, in relazione al contratto di leasing (o locazione finanziaria) di immobili da adibire ad abitazione principale, è consentito all’utilizzatore, previa apposita richiesta, di domandare al concedente la sospensione del pagamento dei corrispettivi periodici dovuti al locatore, in presenza di specifiche condizioni e con determinati limiti.
In particolare, il beneficio è concesso nei casi di cessazione del rapporto di lavoro, per motivi che non dipendono dalla sfera volitiva dell’utilizzatore e che non siano riconducibili ad una “giusta causa” di licenziamento.
Inoltre, la norma precisa che:
– nel caso in cui l’utilizzatore, una volta decorso il termine di sospensione concesso, non riprenda a corrispondere i pagamenti al concedente, si applica la disciplina prevista in tema di risoluzione per inadempimento dell’utilizzatore;
– al termine della sospensione, il pagamento dei corrispettivi periodici riprende secondo gli importi e con la periodicità originariamente prevista dal contratto, ad eccezione del caso in cui le parti abbiano diversamente pattuito in sede di rinegoziazione delle condizioni del contratto medesimo.
Rateazione degli importi – Decadenza – Riammissione al beneficio – Novità della Legge di stabilità 2016
I contribuenti che, nei 36 mesi antecedenti al 31.10.2015, sono decaduti da una dilazione concessa ai sensi dell’art. 8 del DLgs. 218/97 (importi dovuti a seguito di accertamento con adesione e acquiescenza) possono essere riammessi al beneficio se la ripresa del pagamento delle rate avviene entro il 31.5.2016.
La riammissione, per come è formulata la norma (introdotta in un emendamento al disegno di legge di stabilità 2016), concerne solo le imposte dirette, fatto che causerà, potenzialmente, notevoli complicazioni, visto che le adesioni, specie sul reddito d’impresa e di lavoro autonomo, riguardano sia imposte dirette che IVA.
Non osta alla riammissione la circostanza che il contribuente, essendo già stato iscritto a ruolo, abbia iniziato a pagare le rate ad Equitalia in ragione dell’art. 19 del DPR 602/73.
Assegnazione agevolata di beni ai soci e trasformazione in società semplice – Novità del Ddl. di stabilità 2016
Per effetto di alcuni emendamenti al Ddl. di stabilità 2016, approvato dalla Camera e in attesa dell’approvazione definitiva del Senato, in merito alla facoltà di assegnazione/cessione agevolata dei beni ai soci, viene previsto che:
– nei confronti dei soci assegnatari non si applicano le disposizioni di cui all’art. 47 co. 1 secondo periodo e co. 5, 6, 7 e 8 del TUIR, sebbene il valore normale dei beni ricevuti, al netto dei debiti accollati, riduca il costo fiscalmente riconosciuto delle azioni o quote possedute (la relazione all’emendamento afferma, al riguardo, come con tale impostazione si sia voluto confermare quanto precisato in precedenza dalla C.M. 40/2002);
– in relazione alla fiscalità indiretta, le aliquote dell’imposta di registro proporzionale sono ridotte alla metà mentre le imposte ipotecarie e catastali si applicano in misura fissa.
Si ricorda che analoga facoltà di estromissione è prevista per l’imprenditore individuale.
Produttori agricoli – Cessione di bovini e suini – Aumento delle percentuali di compensazioni IVA – Emendamento al Ddl. di stabilità 2016
Un emendamento al Ddl. di Stabilità 2016, approvato il 15.12.2015 in Commissione bilancio alla Camera, prevede la possibilità, per i Ministeri dell’Economia e delle Politiche agricole, di adottare, entro il 31.1.2016, un provvedimento che disponga l’aumento delle percentuali di compensazione dell’IVA nella misura dello 0,7% sulle cessioni di bovini e suini effettuate dai produttori agricoli che hanno adottato il regime speciale di cui all’art. 34 del DPR 633/72.
In tal modo, le percentuali forfettarie di compensazione aumenterebbero:
– dal 7% al 7,7% per le cessioni di animali vivi della specie bovina;
– dal 7,3% all’8% per le cessioni di animali vivi della specie suina.
La misura si aggiunge a quella già inserita nel Ddl. di stabilità 2016 (e anch’essa condizionata all’approvazione di un successivo provvedimento ministeriale), che prevede l’aumento della percentuale di compensazione dall’8,8% al 10% per la cessione di alcuni prodotti del settore lattiero-caseario (latte e crema di latte freschi non concentrati né zuccherati).
Assegnazione agevolata di beni ai soci – Emendamenti al Ddl. di stabilità 2016
Con un apposito emendamento al Ddl. di stabilità 2016, approvato dalla Commissione Bilancio della Camera, si intende modificare l’imposizione indiretta delle assegnazioni e delle cessioni agevolate di immobili ai soci, prevedendo in ogni caso le imposte ipotecaria e catastale in misura fissa.
La versione originaria del disegno di legge prevede che tali imposte siano dovute in misura fissa solo se l’imposta di registro (ridotta alla metà) è proporzionale. Questa impostazione lascia, quindi, dovute le imposte ipocatastali proporzionali (3% + 1%) per le assegnazioni e le cessioni di fabbricati strumentali (soggette a imposta di registro fissa), penalizzazione che l’emendamento, se confermato nel corso dell’iter di approvazione della legge, rimuoverebbe completamente.
Contratto di leasing di immobili abitativi – Agevolazioni – Emendamento al Ddl. di Stabilità 2016
Con un emendamento al Ddl. di stabilità per il 2016, sono state apportate alcune incisive novità al regime impositivo indiretto del leasing immobiliare avente ad oggetto immobili abitativi.
In particolare, è stata prevista una nuova aliquota dell’imposta di registro (1,5%) da applicare al trasferimento di fabbricati abitativi accatastati in categorie diverse da A/1, A/8 o A/9, ceduti a banche o imprese di leasing che li abbiano dati in leasing a utilizzatori che soddisfino le condizioni di “prima casa” di cui alla Nota II-bis all’art. 1 della Tariffa, parte I, allegata al DPR 131/86. In tal caso, le condizioni agevolative dovranno essere valutate prendendo in considerazione l’utilizzatore anziché il concedente ed il contratto di leasing anziché il contratto di acquisto.
Inoltre, viene disposto che, agli atti di cessione di contratti di leasing aventi ad oggetto immobili abitativi, anche da costruire e ancorché assoggettati ad IVA, operati dagli utilizzatori, si applichino le aliquote dell’1,5% o del 9% a seconda che, in capo al cessionario, sussistano le condizioni per l’applicazione dell’agevolazione prima casa o meno.
Ancora, modificando l’art. 15 del TUIR, viene introdotta una detrazione in favore di giovani di età inferiore a 35 anni e con reddito complessivo non superiore a 55.000,00 euro, pari al 19% delle spese sostenute per i canoni derivanti da contratti di locazione finanziaria sull’unità immobiliare adibita ad abitazione principale, per un importo annuo non superiore a 8.000,00 euro.
Infine, viene introdotta una detrazione del 19% relativa al costo di acquisto del bene a fronte dell’esercizio dell’opzione finale di acquisto, per un importo non superiore a 20.000,00 euro annui.
Per chi ha un’età pari o superiore a 35 anni i vantaggi sono dimezzati: 4.000,00 euro di detrazione sui canoni e 10.000,00 euro sul riscatto.
ichiarazione presentata e dichiarazione omessa – Emendamento al Ddl. di stabilità 2016
Un emendamento al disegno di legge di stabilità 2016 propone di modificare la disciplina, contenuta negli artt. 43 del DPR 600/73 e 57 del DPR 633/72, sancendo che:
– in caso di dichiarazione presentata, l’accertamento va notificato, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto (e non più quarto) anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione;
– se si tratta di dichiarazione omessa o nulla, l’accertamento va notificato, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del settimo (e non più quinto) anno successivo a quello in cui la dichiarazione avrebbe dovuto essere presentata.
In punto decorrenza, i nuovi termini troveranno applicazione per gli accertamenti sull’anno 2016 (dichiarazioni 2017).
Emendamenti in materia previdenziale alla legge di stabilità 2016
Tra gli emendamenti governativi alla legge di stabilità 2016 approvati in Commissione Bilancio alla Camera, figurano nella materia previdenziale:
– l’anticipazione al 2016 dell’estensione della no tax area per le pensioni più basse: per i soggetti con meno di 75 anni passerà da 7.500,00 a 7.750,00 euro, mentre per i soggetti con almeno 75 anni salirà da 7.750,00 a 8.000,00 euro;
– la “sterilizzazione”, ai fini del calcolo delle pensioni, del valore negativo dell’indice dei prezzi al consumo (deflazione);
– lo stanziamento delle risorse per la proroga nel 2016 della Dis-Coll, ossia il meccanismo di disoccupazione per i collaboratori;
– l’introduzione di un monitoraggio sulla spesa impegnata per la sperimentazione in corso fino a fine anno per l’anticipo della pensione alle lavoratrici che maturino i requisiti entro il 31 dicembre (57 anni o 58 anni, se autonome, con 35 di contributi), che consenta il reimpiego dei risparmi realizzati per finanziare la stessa misura per le eventuali escluse.
Credito d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno – Emendamento al Ddl. di stabilità 2016
Con un emendamento al Ddl. di stabilità 2016 approvato in Commissione Bilancio alla Camera, viene introdotto, dall’1.1.2016 fino al 31.12.2019, un credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive nelle zone assistite ubicate nelle regioni del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo). La misura dell’agevolazione è differenziata in relazione alle dimensioni aziendali:
– 20% per le piccole imprese;
– 15% per le medie imprese;
– 10% per le grandi imprese.
L’agevolazione è commisurata alla quota del costo complessivo degli investimenti eccedente gli ammortamenti dedotti nel periodo d’imposta relativi alle stesse categorie di beni d’investimento della stessa struttura produttiva, esclusi gli ammortamenti dei beni oggetto dell’investimento agevolato. Viene, tuttavia, individuato un limite massimo per ciascun progetto di investimento agevolabile, distinto per dimensioni aziendali:
– 1,5 milioni di euro per le piccole imprese;
– 5 milioni per le medie imprese;
– 15 milioni per le grandi imprese.
Credito d’imposta per gli investimenti in aree svantaggiate – Applicabilità alle imprese agricole – Novità del Ddl. di stabilità 2016
Un emendamento al Ddl di stabilità 2016, approvato dalla Commissione Bilancio alla Camera, prevede che possano beneficiare del credito d’imposta per investimenti nelle aree svantaggiate anche le imprese agricole.
In particolare, viene precisato che possono fruire dell’agevolazione anche le imprese attive nella produzione primaria, della pesca e dell’acquacoltura, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e della pesca e dell’acquacoltura, purché rispettino i limiti e le condizioni imposte dai regolamenti comunitari in materia di aiuti ai settori specifici.