Sulla base delle simulazioni effettuate dal CNDCEC, il risparmio fiscale derivante dall’estensione del regime forfetario, ex L. 190/2014, alle persone fisiche con partita IVA fino a 65.000,00 euro di ricavi/compensi ammonterebbe, nelle situazioni più favorevoli, fino a 12.600,00 euro circa.
I vantaggi saranno ancora più estesi a decorrere dal 2020, quando diventerà operativa l’ulteriore imposta sostitutiva al 20% per imprenditori individuali e professionisti con ricavi/compensi da 65.001,00 a 100.000,00 euro.
I vantaggi fiscali di tali misure, uniti alla causa ostativa rappresentata dal contemporaneo possesso di partecipazioni in società di persone, associazioni e società a responsabilità limitata, determinerà la disgregazione delle attività economiche e professionali svolte in forma associata a favore di quelle individuali.
Vanno, quindi, valutati positivamente alcuni emendamenti tecnici volti a rimuovere detta causa ostativa o, quanto meno, a trasformarla in mera circostanza che impone di tenere conto anche della quota parte di fatturato della società o associazione imputabile alla partita IVA individuale che vi partecipa, ai fini della verifica del superamento della soglia di ricavi/compensi, come già avviene nei casi di esercizio contemporaneo di più attività.