Entro il 30 novembre scade il termine per il pagamento dell’acconto della cedolare secca sulle locazioni per il 2015.
L’acconto è dovuto dai locatori che hanno aderito al regime dell’imposizione sostitutiva e che abbiano indicato nel campo “Totale imposta cedolare secca”, nel rigo RB11, colonna 3 supera euro 51,65.
Sono esclusi dal pagamento dell’acconto i contratti stipulati nel 2015.
L’acconto della cedolare secca per il 2015 è pari al 95% dell’imposta complessivamente dovuta.
Per quanto concerne la misura del versamento, essa può essere calcolata con il metodo storico o con il metodo previsionale. Questo anno, a differenza dell’anno passato, il metodo previsionale non determina vantaggi per i contratti a canone concordato, atteso che la riduzione dell’aliquota della tassa piatta (dal 15% al 10%), per essi, era applicabile già dal 2014. Il metodo previsionale potrebbe avere un’utilità, ad esempio, per i contratti risolti nel corso del 2015, consensualmente o per morosità del conduttore.
Il versamento deve essere effettuato in un’unica soluzione, entro il 30.11.2015, se l’acconto risulta di importo inferiore a 257,52 euro; invece, se l’acconto risulta di importo pari o superiore a 257,52 euro, deve essere corrisposto in due rate:
– la prima (che poteva essere rateizzata), di importo pari al 40% dell’acconto (ovverosia al 38% dell’imposta sostitutiva dovuta per l’anno precedente), entro il termine per il versamento del saldo 2014;
– la seconda, di importo pari al 60% dell’acconto (ovverosia al 57% dell’imposta sostitutiva dovuta per l’anno precedente), entro il 30.11.2015.
E’ utile ricordare, che, in caso di opzione non operata nei termini (alla registrazione o nelle annualità successive o alla proroga), è possibile accedere alla “tassa piatta” mediante la remissione in bonis, purché non si tratti di un mero “ripensamento” (ipotesi che ricorre, ad esempio, ove sia stata pagata l’imposta di registro).